Bit.Music anno zero

di Michele Iurillo

Pur notando una leggera flessione nelle presenze, dovuta per lo più ad un generale calo del pubblico del Bit.Movie, il Bit.Music ha decretato i suoi vincitori. Anche quest'anno "l'asso pigliatutto" Giovanni Amelotti si è portato a casa il premio della giuria e il premio del pubblico. Il suo brano Third Planet ha bissato il successo della scorsa edizione quando Star Explorer suscito ovazioni dal pubblico con richieste di Bis.
La giuria era composta dal Maestro Marco Milano (insegnante di conservatorio e giornalista), Ettore Della Campa (musicista ed esperto dei prodotti Emagic), Roy Zambelli (musicista ed esperto dei prodotti Steinberg), Dott.ssa M.L. Dorsi (della Roland) e da Piero Chianura (musicista e coordinatore della rivista Strumenti Musicali).
Vediamo quali erano i brani in concorso aiutandoci con le nostre impressioni e con le note che gli stessi autori hanno rilasciato al momento della presentazione dei loro lavori.
Tears of Sahara di Andrea Morales era ispirato allo stile rock-progressivo. Questo Midi file ha letteralmente esaltato gran parte dei giurati. Gli strumenti sono stati scelti in base alla classica strumentazione dei grandi gruppi progressivo (Genesis, Pink Floyd, ELP, King Crimson, Dream Theater...). Il pezzo narra in musica, attraverso suggestivi scorci di cielo e terra, le vicissitudini di popoli nomadi erranti in terre senza confini.
Le atmosfere sono orientali. Vi sono continui cambi di ritmo (oltre che di tempo) senza però trascendere una linea melodica decisa e caratterizzante il brano. Da notare la volontà di rendere strumenti come chitarra e batteria il più possibile vicini alla realtà.
Piccola Fuga in Re minore della nostra vecchia conoscenza Andrea Rieder era un brano di musica barocca dove un interessante sviluppo ritmico-armonico della chitarra era l'elemento predominante. Piccola fuga in re minore è un brano che richiama gli schemi classici del contrappunto barocco, ma con risoluzioni armoniche ed acustiche proprie di periodi più recenti.
Joyed di Antonio Martorella è stato tra i più gettonati dal pubblico, può essere catalogato come un pezzo folk jazz. Infatti si possono riscontrare melodie che appartengono alle tradizioni popolari dell'Europa orientale. Ovviamente il tutto viene fortemente filtrato attraverso modi espressivi propri del jazz.
Tecnicamente il pezzo è costruito su una sequenza ripetitiva sulla quale si inseriscono alternativamente melodia all'unisono o soli di piano e oboe. Nella parte centrale viene dato spazio al solo di batteria che, come nella migliore tradizione del jazz, esegue il solo alternandosi alla melodia.
Virtualità Reale di Davide Ducceschi era un esperimento neo-pop elettrico non molto orecchiabile ma con un ritmo incalzante.
The Evolving Experience di Enrica Cristini era una brano composto da tre differenti momenti. Una introduzione lenta uno sviluppo pacato e un esplosione di Jazz.
Summer Warm di Fausto Andriolo era un brano soft e di piacevole ascolto.
L'armonia e gli arrangiamenti di questo brano sono stati realizzati, interamente editando le singole note con il Music-X, e ricopiando le parti ripetitive. Le melodie sono state suonate da tastiera e successivamente quantizzate.
Third Planet era la maestosa opera di Giovanni Amelotti che non ha lasciato scampo agli altri concorrenti. E' necesario spendere due parole di più su questo autore, un oboista con la capacità di creare musiche di grande impatto per orchestra. Realizzare un brano midi o una composizione è sempre difficile. Farlo per una intera orchestra è davvero una impresa anzi un'opera. Il brano Third Planet bissa il successo dello scorso anno quando Star Explorer aveva sbancato. Chi era presente alla manifestazione non potrà non ricordare il bellissimo arrangiamento e la maestosità del brano.
Fantasia per strumenti digitali di Luca Scabbia realizzato su Macintosh era un brano di difficile ascolto. Un vero pezzo di musica classica con un arrangiamento non troppo brillante ma di sicuro impatto.
La danza del Diavolo era ispirato alla scena finale del film "il settimo sigillo". L'autore era Mauro Silla.
Eclipse ed il suo autore Nico Timeo si presentava così:
"Cassiodoro, scrittore vissuto nel VI secolo d.C, diceva : "Se noi abbiamo commesso ingiustizia, Dio ci lascerà senza musica"...
Eclipse è sbarazzina, provocatoria, intrigante, un 'allegretto eletronico". La componente evidenziata è il binomio ritmo-timbro. Essi agiscono irrazionalmente sull'ascoltare, sono gli elementi in cui più si manifesta il carattere magico, incantatorio della musica. Luci e colori si inseguono per disegnare lo sfondo di un messaggio. L'autunno dei pensieri avanza tra sbuffi di vento e foglie strappate dai loro alberi: è la nostalgia per una stagione che è passata e che non tornerà più come prima. La storia di questi versi immersi in una eclisse malinconica, i brividi del crepuscolo, diventano quindi il simbolo della solitudine. L'amicizia umana è fragile, e all'uomo non resta che affidare alla purezza della musica i sentimenti di tristezza e l'amarezza della solitudine. Grazie al suono "puro" delle composizioni vorrei che restasse l'eco e l'armonia della natura, la magia di incontri desiderati, come presenza che non si spegne.
La palma di brano più romantico è andata Raffaele Olivieri con la Luna di Ende.
E' un brano di forte impronta melodica, di struttura bipartita. Le armonie sono piuttosto semplici, in parte arpeggiate; sono presenti modulazioni a tonalità vicine nell'inciso. L'arrangiamento è quanto mai essenziale: pianoforte solo con tappeto d'archi che interviene a tratti. In questa versione viene eseguito rubato, ma il brano potrebbe anche essere suonato a tempo. La melodia potrebbe essere assegnata a uno strumento a corde o a fiato (arpa, chitarra classica, flauto oboe).
Sabino Fato pur utilizzando in maniera "pesante" il programma Band in a Box è riuscito a tirare fuori un brano interessante. Un sogno nell'alba è così approdato alla finale.
Uno dei brani che ci è piaciuto di più e senza dubbio Heart Flight di Stefano Crespan. "Heartflight" è stato composto per il finale di un balletto intitolato "L'aquilone".
Storia di un popolo che da una metropoli parte, alla ricerca di una terra dove ricominciare. Heartflight è la musica finale in cui tutto il popolo libera la sua gioia e danza felice di avere finalmente liberato il proprio cuore. Concerto a "tre" di Umberto Sorbo era un interessante intreccio tra orchestra e altri strumenti più moderni. L'arrangiamento era davvero interessante.
Per finire Trolls di Valeriano Gaibazzi un po' difficile ma comunque tecnicamente ineccepibile.

Corsi e concerti
Marco Milano ha tenuto il corso di Bars&Pipes Pro 2.5. Molto seguito e molto apprezzato anche il Demo che Ettore Della Campa ha realizzato dei prodotti E-Magic e di Bars&Pipes.
Giovedì l'esibizione del gruppo "Elogio Della Follia" e stata seguita da i più giovani. Mentre Sabato e Domenica il gruppo degli "Hammer Decode" ha infiammato la platea con brani e cover di Peter Gabriel.
Da segnalare l'incredibile e jam session di Venerdì sera quando il sottoscritto e gli altri amici del Bit.Music si sono presentati davanti al pubblico senza uno spartito, senza una base e senza sapere che fare. L'aiuto etilico ha evitato la figuraccia. Ettore Della Campa (Digimedia) alle tastiere, Piero Chianura (di Strumenti Musicali) alla chitarra, Marco Milano (di Enigma) ancora alle tastiere ma come batterista e il grande Roy Zambelli voce hanno suonato senza schemi per la gioia, si fa per dire, del pubblico presente in sala. Molto divertente!
Per Bit.Music il prossimo anno sarà l'anno della svolta. La manifestazione ormai matura si staccherà dal Bit.Movie per percorrere strade più musicali. Vi faremo sapere!



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